Ottavo pezzo

L’articolo del tragico incidente, risalente a maggio del 1935, era stato pubblicato sul Sunday post, un quotidiano locale molto in voga a quei tempi.
Il pezzo del giornale che Thomas delicatamente poggiò sul tavolo, riportava una parte del rapporto della polizia riguardante la dinamica dell’incidente:

“Confrontando le informazioni emerse dal sopralluogo effettuato dai vigili del fuoco e dalle testimonianze di alcuni clienti del teatro, si ritiene che la caduta parziale del soffitto e in particolare della zona sottostante il palco sia stata causata da un incendio che ha provocato il cedimento di alcune travi in legno che sostenevano la struttura. La caduta ha causato la morte della cantante, Natalie Rochester (22 anni), e il ferimento di 12 persone per colpa dei calcinacci precipitati sulla folla.” 

Thomas cercò di sistemarsi più comodamente sulla sedia imbottita indurita dall’età, quando un altro ritaglio di giornale attirò la sua attenzione. “Illusion d’ombre: si apre la pista all'azione dolosa”.
Il nuovo articolo era stato scritto una settimana dopo l’incidente e riportava la perizia finale effettuata dalla polizia una volta ricevuti il risultati dell’analisi condotte sulle prove raccolte: 

“Il cedimento strutturale delle travi causato dalla carbonizzazione del legno dovuta all'incendio è stato di natura dolosa. La pista del dolo è stata confermata dal ritrovamento di un liquido infiammabile simile al gasolio. La sostanza è stata ritrovata su più parti del tetto”.

Thomas alzò le sopracciglia in segno di stupore cercando di raccogliere i pensieri e fare mente locale.
La cosa si fa interessante, pensò. Ho bisogno di maggiori informazioni se voglio scrivere un pezzo in grado di zittire quel vecchio petulante di Edward. Stasera lo chiamerò per aggiornare sui fatti, cosi non mi assillerà per un paio di giorni. 
Edward, il capo redattore di Thomas, era un uomo sulla cinquantina, grassottello, pacato e con il viso così costantemente corrugato da assomigliare a una tartaruga gigante, nomignolo affibbiatogli dagli stessi colleghi di Thomas. Aveva inviato il giovane a Middlesbrough per indagare sulla morte di Natalie Rochester, figlia di un famoso deputato e capitano d’industria degli anni venti, e sulle strane voci che giravano sul conto della ragazza, scappata di casa per ricorrere il suo sogno di ballerina.
Edward aveva avuto la geniale idea, come più volte ribadiva a se stesso, di realizzare una nuova rubrica basata sul genere noir che riguardasse le leggende che circolavano in quei paesini dimenticati da Dio ed assegnò tale compito a Thomas. L’idea non andava tanto a genio al ragazzo, anche se da adolescente aveva iniziato ad interessarsi al genere scrivendo racconti polizieschi per il giornaletto scolastico.
Annotando gli ultimi appunti sul suo taccuino si alzò quasi di scatto, rimise lo scatolone al suo posto e si diresse verso le scale.
Aveva passato quasi un'ora a spulciare i vari fogli di giornale e riteneva di aver trovato un bel po' di materiale per buttare giù due righe da far leggere alla tartaruga gigante. 
Mentre saliva gli venne in mente l’anziana bibliotecaria e pensò che avrebbe dovuto assolutamente strapparle qualche informazione in più sulla donna nella foto.
Tornò al bancone dell'ingresso della biblioteca, si mise in fila e attese il suo turno ripassando a mente le domande da porre alla ex donna delle pulizie del Illusion d'ombre. 
Appena la bibliotecaria lo vide arrivare, con un sorriso che traboccava curiosità:
- Allora Signor Reeson, ha trovato qualcosa di interessante?
Thomas sorrise e mostrò il taccuino, tamburellando sul nome della cantante.
- Lei conosceva questa ragazza?
L’anziana signora rimase qualche secondo a fissare il nome indicato e sospirando più forte con naso. Con fare indeciso rispose:
- Mhmm…certo e chi non la conosceva. Arrivò in paese in primavera. 
- Si diceva che appartenesse ad una importante famiglia, suo padre era anche un deputato, vero? - approfittò Thomas appoggiando entrambe le mani sul bancone.
- Si, è vero. Suo padre era una persona molto influente e lei era scappata di casa per intraprendere la carriera di ballerina.
- Penso che non fosse molto contento della scelta di sua figlia - tirando indietro la schiena.
- Oh no, sicuramente si aspettava un futuro diverso - rispose la bibliotecaria gesticolando con le mani.
- Aveva un fidanzato?
- Si vociferava di qualcosa ma non sono sicura.
- In che senso? - replicò Thomas con un'espressione sempre più curiosa.
- Nel senso... beh, le voci girano e non sempre sono vere. Si pensava che avesse una relazione con il figlio del proprietario del teatro.
- Come si chiamava?
La vecchia signora, spostando gli occhi in alto a destra come segno che stesse scavando nella sua memoria, aggiunse con voce incerta;
- Non ricordo di preciso il suo nome, era un ragazzo molto introverso. Però mi ricordo che iniziava a venire più spesso a teatro dopo l’arrivo di Natalie -.
- Lui che fine ha fatto? Il ragazzo intendo. Era lì la sera dell’incidente?
- Io dovevo iniziare il turno alle 23, un'ora dopo l’incidente e quindi non so chi cerca in quel momento.
- Come si chiamava il proprietario del Illusion d’ombre?.
- Ernest, Ernest Dalton. Era un uomo molto gentile e affascinante e molti gli attribuivano diversi flirt con le cantanti che scritturava. Povero uomo, la moglie si suicidò 7 anni prima e lui ha dovuto crescere da solo suo figlio.
- Capisco, non sa che fine ha fatto suo figlio?
- No, mi dispiace. Il teatro chiuse poco dopo e non ho saputo più niente di loro.
- Ok, la ringrazio e le auguro una buona giornata. 
Thomas fece un cenno con la mano e si avviò all'uscita.
- Altrettanto a Lei - rispose l’anziana signora ricambiando il saluto.
Thomas scendendo le scale, si ritrovò sulla via principale della città e cercò di pensare alla prossima mossa.
Riaprì il suo taccuino e scrisse quello che aveva finora scoperto.
Battè la matita sul foglio una volta finito di scrivere:
- Ora mi servono le informazioni su Dalton e suo figlio.


Commenti

  1. Salve a tutti. Spero che vi piaccia, volevo dare un pò di storia per quanto riguarda la ragazza uccisa e il ruolo di thomas nella vicenda.
    inoltre, per chi scriverà successivamente, avevo in mente di creare il collegamento tra natalie e il vecchio tramite la figura del figlio del proprietario, che ne dite?

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  2. Per me il pezzo va bene. Mi sembra che ci sia una pista da seguire, ora dovremmo entrare nel vivo. Ora i pezzi del puzzle dovrebbero iniziare ad allinearsi.
    Poi ripeto, eventuali aggiusti e rifiniture varie saranno oggetto di una lettura successiva.
    Mancano solo altre 2 persone però quindi, se non si aggiunge nessuno in queste settimane, si inizia un nuovo giro!

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  3. Ah quindi si può fare più di un giro? Ottimo! Io ho appena finito di leggere tutto, ora penso ad andare avanti e appena riesco scrivo ;) Pubblico in un post qui il continuo, vero?

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  4. Scusate la mia pedanteria, ma mi sembra che ci sia una svista nei tempi.
    Se il giornale di Clara parla dell'incidente nel Novembre del 1934, non capisco perché ci sia un articolo che riporta il rapporto della polizia a Maggio del 1935, quando l'articolo con la perizia finale è stato scritto una settimana dopo l'incidente?

    Grazie per il chiarimento.

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    1. Hai ragione. Correggo subito. Siamo in tanti, è inevitabile che qualcosa sfugga. Proprio perchè siamo in tanti però, abbiamo anche il vantaggio di avere più occhi vigili, pronti a segnare ogni errore.
      Grazie

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