Revisione #7

"Sì. Sono arrivato." Sbuffo di fumo, cenere lanciata un po’ a caso verso il posacenere di plastica con il logo dell’hotel stampato storto. "Sì. So cosa fare." Altra boccata di fumo-ossigeno. Sospiro rauco. "Sì. No, non voglio smettere." Ma erano fatti suoi se voleva continuare a fumare, o no? Lo aiutava a concentrarsi, soprattutto quando c’era di mezzo un lavoro delicato. E quello lo era.
"Tranquillo. So per cosa vengo pagato, e so come farlo. Sì. Mi faccio sentire io, quando ho un risultato." Clic. Conversazione finita. Thomas non amava dilungarsi al telefono, né a voce. Poche parole, ma scelte bene.
Spense la sigaretta, un ultimo sospiro rauco che assomigliava ad una tosse malcelata, e via in bagno per la sospirata doccia, senza dilungarsi. Il tempo era scarso, e le azioni da fare tante. Dopo una vigorosa asciugata essenziale, si diresse subito a prendere una busta sottile in una delle tasche interne dell’impermeabile che aveva gettato sul letto entrando in stanza. A sua volta si buttò sul letto, scalciandolo di lato, e ne fece uscire un paio di fogli scritti a mano, i suoi appunti, radi quanto le parole che pronunciava. Era più corretto chiamarli promemoria. Illusion d’ombre, 1934. Un paio di nomi, forse un’origine straniera. Due fotografie, un po’ sbiadite: un giovanotto con i capelli lisciati all'indietro, impomatati, un abito di sartoria (anni ’30? Alla Elliott Ness, sbuffò Thomas tra sé e sé), uno sguardo lontano, da artista impegnato nella sua prossima creazione. L’altra foto sembrava uscita direttamente da un altro mondo. Bruciata per metà e ingiallita, ritraeva una donna, di schiena, mentre si voltava verso il fotografo. Nonostante tutti i danni del tempo e forse di un incendio, si poteva distinguere chiaramente che lei non era come tutte le altre. Anzi, non sembrava essere esistita sul serio. Sì, ma esisterà ancora? Si chiese Thomas, studiando quegli zigomi ripidi e quegli occhi vividi, nonostante il tempo passato. Tra poche ore l’avrebbe scoperto. Colui che si preoccupava del suo vizio del fumo, e che lo pagava piuttosto bene per il suo talento di ricercatore, voleva sapere. Alzò le due foto e le avvicinò: che legame c’è tra voi? Camminate ancora su questa terra?..oppure vi hanno trasformato in fantasmi? Rimise tutto nella busta, che lasciò cadere sul pavimento, chiuse gli occhi, s’impose di dormire. Domani inizia la caccia.

Commenti

  1. ci sono alcune cose che non mi convincono:
    - "Tra poche ore l’avrebbe scoperto." non credo che nei pezzi precedenti ci sono fatti che fanno supporre a qualche scoperta importante.
    - "Alzò le due foto e le avvicinò: che legame c’è tra voi? Camminate ancora su questa terra?..oppure vi hanno trasformato in fantasmi?" si suppone che che qualcuno è già a conoscenza della vicenda tra la ballerina e il figlio del proprietario.

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    1. In effetti la frase "Tra poche ore l'avrebbe scoperto." è un po' troppo pretenziosa.
      Per il resto, più avanti la bibliotecaria riferirà della voce che i due fossero fidanzati e probabilmente questa voce sarà arrivata al capo di Thomas o a qualcuno ancora più su, che peraltro gli ha anche fornito delle foto d'epoca.
      Questo è un mistero che potremmo lasciare in sospeso.

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    2. Ho tolto il riferimento ai fantasmi, credo che in base alla nostra riformulazione non ci stia più bene.

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  2. Altre proposte per questo pezzo...

    Cambierei "[...] per la sospirata doccia, senza dilungarsi." con "[...] per la sospirata doccia."

    Il periodo che segue mi sembra un po' contorto, io lo riformulerei così:

    "Dopo una vigorosa asciugata (? essenziale ?), si buttò sul letto, prese una busta sottile da una tasca interna dell'impermeabile lasciato lì entrando in stanza e ne fece uscire un paio di fogli scritti a mano e due fotografie.
    I suoi appunti, radi quanto le parole che pronunciava, era più corretto chiamarli promemoria: "Illusion d'ombre, 1934" e un paio di nomi, forse un'origine straniera.
    Una fotografia, un po' sbiadita, ritraeva un giovanotto con i capelli lisciati all'indietro, impomatati, un abito di sartoria, uno sguardo lontano, da artista [...]"

    Più avanti, cambierei "Nonostante tutti i danni del tempo e forse di un incendio, si poteva [...]" con "Nonostante tutto, si poteva [...]" perché sono già descritte le condizioni della foto.

    Io chiuderei fra virgolette la frase "Sì, ma esisterà ancora?" e anche l'ultima "Domani inizia la caccia." se questa corrisponde ad un pensiero di Thomas.

    Infine, bisogna aggiungere uno spazio e un punto prima di "..oppure vi hanno trasformato [...]".

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    1. Fatto. Alcune frasi le ho lasciate più simili all'originale per non alternare il senso voluto dall'autore. Nel caso dovessero stonare con il resto ad una seconda rilettura le modificheremo.

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  3. Qui non ho nulla da aggiungere. Passo al prossimo pezzo.

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